Risonanza magnetica accessibile: come la tecnologia MRI consente di democratizzare l’accesso alla diagnostica nelle aree remote

Un nuovo sistema di risonanza magnetica aperta porta la diagnostica avanzata direttamente alle persone. Installato presso la Clinic M a Inverness (Scozia), offre immagini più rapide e accessibili a pazienti che in passato dovevano affrontare lunghe attese o viaggi impegnativi. Scopri come le tecnologie di imaging di ultima generazione contribuiscono a migliorare i percorsi di cura.

Colmare le lacune diagnostiche nell’assistenza sanitaria nelle aree remote

Per i pazienti delle Highlands scozzesi, riuscire a sottoporsi a una risonanza magnetica ha sempre significato due cose: ritardi e distanza. La struttura NHS dell’ospedale Raigmore a Inverness ha tradizionalmente gestito la maggior parte delle richieste di imaging locali. Tuttavia, l’elevato volume di richieste e la capacità limitata hanno spesso reso difficile l’accesso a questi esami, soprattutto per i pazienti al di fuori del sistema pubblico.

«Senza servizi di imaging privati disponibili localmente, i nostri pazienti spesso dovevano recarsi fino ad Aberdeen per una risonanza, un viaggio di almeno due ore e mezza», spiega il dottor Peter Grime, Chirurgo e Direttore Sanitario della Clinic M. «Questo rappresentava un vero ostacolo a una diagnosi e a un trattamento tempestivi

Non si trattava semplicemente di una difficoltà logistica, bensì di un ostacolo concreto all’accesso alle cure.

«Come medico, mi affido a immagini diagnostiche accurate e tempestive per prendere decisioni corrette. Senza di esse, i pazienti aspettano, il dolore peggiora e le condizioni si aggravano. E questo se riescono a viaggiare», aggiunge Grime. Per chi ha problemi di mobilità, ansia o responsabilità familiari, affrontare il viaggio era spesso impossibile.

Il team della Clinic M ha colto l’opportunità di introdurre una soluzione di risonanza magnetica, rendendo la diagnostica essenziale più prossima al territorio. «La diagnostica dovrebbe essere economica, efficace e accessibile», afferma Grime. «Il modello NHS riesce generalmente a soddisfare due di questi tre aspetti. Il nostro obiettivo era garantirli tutti e tre

Tecnologia su misura per le esigenze locali

Per ampliare i servizi diagnostici, la Clinic M aveva bisogno di una soluzione di imaging adatta non solo allo spazio fisico, ma anche alle esigenze cliniche e dei pazienti. La priorità era trovare un sistema affidabile, compatibile con la struttura esistente e in grado di servire efficacemente la popolazione locale.

«Il sistema di risonanza Magnifico Open ha rappresentato una soluzione completa alle nostre esigenze», afferma Pauline Thomson, Direttrice Generale della Clinic M. «È un sistema aperto, sicuro, facile da usare e produce immagini diagnostiche eccellenti. È esattamente ciò di cui avevamo bisogno per una struttura satellite come la nostra

La bassa intensità di campo del sistema si adatta perfettamente al focus della clinica sugli ambiti muscoloscheletrici, semplificando al contempo la gestione operativa. «Ci consente di rispondere in modo efficiente a quesiti clinici rilevanti, in particolare nei casi muscoloscheletrici,» aggiunge Grime. «E il design di Magnifico Open lo rende accessibile a pazienti che altrimenti avrebbero difficoltà con una risonanza tradizionale, come chi soffre di claustrofobia o ha problemi di mobilità. Possiamo eseguire esami su persone che altrimenti sarebbero escluse dal percorso diagnostico. E quando l’alternativa è l’assenza totale di immagini, si tratta di un passo avanti significativo nella qualità dell’assistenza

Installare una risonanza in un contesto complesso: l’esperienza della Clinica M

Anche con la tecnologia giusta, portare una risonanza magnetica in una piccola clinica privata ha richiesto il superamento di ostacoli logistici e normativi. La Clinic M si trova in un edificio storico all’interno di una tenuta nelle Highlands – una location affascinante, ma tutt’altro che ideale per installare una risonanza magnetica da 17 tonnellate.

«Dal punto di vista logistico è stato un incubo», ammette Grime. È stato necessario smontare e ricostruire pareti, sollevare e ripristinare pavimenti. La risonanza è stata sollevata con una gru e posizionata al centimetro.

I team di Esaote e della logistica hanno coordinato ogni fase, dai sopralluoghi alla costruzione della gabbia RF, fino all’installazione finale. «Non un graffio, non un’incertezza», ricorda Grime. «Hanno realizzato ciò che sembrava impossibile

Una volta completata l’installazione di Magnifico Open, il supporto di Esaote è proseguito con un programma di formazione approfondito e l’assistenza post-installazione. «Ho tenuto sessioni in loco che coprivano ogni aspetto, dall’utilizzo base della risonanza ai protocolli avanzati di imaging», spiega Bella Chavda, Application Specialist di Esaote UK. «Sono rimasta in contatto per diverse settimane con la clinica per ottimizzare i protocolli e fornire supporto continuo. Questo tipo di assistenza è fondamentale per garantire un’adozione davvero efficace della tecnologia

La Clinic M ha richiesto una verifica indipendente per confermare la qualità e la sicurezza del servizio in fase di implementazione. «Abbiamo coinvolto un fisico specializzato in risonanza magnetica di NHS per una revisione completa», dice Grime. «Volevamo fornire evidenze solide a supporto del progetto, per i regolatori, per i colleghi e per noi stessi. Il risultato è un servizio clinicamente valido, sicuro ed efficace. E i riscontri ottenuti lo confermano».

Il triangolo dell’assistenza: rapidità diagnostica, precisione clinica, impatto sulla comunità

Attualmente, il servizio di risonanza magnetica della Clinic M è pienamente operativo e sta generando un impatto concreto sul percorso diagnostico. I pazienti non sono più costretti ad attendere mesi per un esame né a sostenere lunghi spostamenti per accedervi. «Non abbiamo modificato il modello di cura, ma la velocità con cui lo applichiamo», afferma Thomson. «Oggi i pazienti ricevono una diagnosi e un piano terapeutico nel giro di pochi giorni, anziché settimane o mesiLa rapidità nell’esecuzione degli esami riduce significativamente il carico emotivo per i pazienti e i loro familiari, che non devono più affrontare lunghi periodi di incertezza in attesa dei risultati.

Questa tempestività si traduce anche in tempi di recupero più veloci, migliori esiti clinici e una riduzione del tempo trascorso in condizioni dolorose. «Da un punto di vista clinico, si tratta di un cambiamento sostanziale», dice Grime. «La risonanza mi consente di confermare o escludere precocemente una condizione, permettendomi di indirizzare il paziente o avviare il trattamento con maggiore sicurezza

Offrendo un accesso rapido e locale all’imaging diagnostico, la clinica ha restituito centralità e autonomia ai pazienti. «I nostri pazienti hanno espresso gratitudine. Finalmente dispongono di risposte informate, rispetto alle proprie condizioni di salute. Non sono più vincolati ai tempi di attesa e possono agire», afferma Thomson.

Dal punto di vista del sistema sanitario, la decentralizzazione dell’imaging diagnostico contribuisce a una distribuzione più equilibrata del carico assistenziale. «Le risonanze ad alto campo dovrebbero essere riservate ai casi clinici complessi», spiega Grime. «Per l’imaging muscoloscheletrico di routine, una risonanza a basso campo locale è la soluzione ideale. Questo approccio libera risorse all’interno del sistema NHS e riduce i tempi di attesa su larga scala

Attualmente, la clinica esegue 7–10 esami a settimana per coprire i costi – un volume necessario per coprire i costi operativi – un investimento significativo, privo di ritorni immediati. Per Thomson e Grime, il valore del progetto va oltre gli aspetti economi. «L’obiettivo era migliorare l’accesso ai servizi diagnostici. E stiamo già ottenendo risultati concreti

Una sanità innovativa e inclusiva richiede tecnologie “smart”

L’esperienza della Clinic M dimostra come l’adozione della tecnologia giusta, applicata a un bisogno sanitario ben definito, possa trasformare l’accesso alla diagnostica. Con una risonanza magnetica compatta, costi di esercizio bassi e un forte supporto all’implementazione, una clinica rurale è riuscita a ridefinire la disponibilità di imaging diagnostico su scala regionale.

«La decentralizzazione della diagnostica non dovrebbe essere perseguita fine a sé stessa», afferma Grime. «È fondamentale che generi un reale valore aggiunto per il sistema sanitario. Quando la tecnologia adeguata viene collocata strategicamente nel contesto appropriato, si migliora l’efficienza dell’intero sistema

Per Pauline Thomson, l’impatto si misura in gratitudine. «Il riscontro dei pazienti è sincero e diretto: grazie. Sono riconoscenti per le risposte ricevute e per la possibilità di andare avanti. È questo che abbiamo reso possibile: una scelta consapevole e un controllo reale sulla salute delle persone.» Dal punto di vista del fornitore tecnologico, il successo si riflette nella qualità elevata delle immagini, nell’uso clinico sicuro e nei piani di espansione dei servizi in risposta alla crescente domanda. «Quando una clinica non solo adotta il sistema, ma lo integra nei propri piani a lungo termine e valuta l’espansione dei servizi, è il segnale che la soluzione sta funzionando», afferma Bella Chavda di Esaote.

La sanità risponde davvero alle aspettative dei pazienti e delle loro famiglie quando l’innovazione è sostenuta da un impegno concreto e la tecnologia è progettata per incontrare le persone là dove si trovano.

Artur Olesch, Digital Health Journalist, Founder & Editor-in-Chief
aboutdigitalhealth.com

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